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World Toilet Day 2022
Novembre 2022
World Toilet Day 2022

Le persone che hanno accesso a una toilette pulita nel mondo sono meno di quelle che hanno accesso a un cellulare. Così, la priorità di molti progetti è quella di costruire nuove toilette per migliorare le abitudini igieniche. Ma vi siete mai chiesti dove vanno a finire i rifiuti delle toilette? Ci è sembrata la domanda perfetta da approfondire per il World Toilet Day 2022 "making the invisible visible". 

In Italia, ben pochi luoghi restano scoperti dal sistema fognario, perciò dopo aver tirato lo sciacquone, non ci pensiamo più: occhio non vede, cuore non duole. In Ruanda e altri paesi in Africa, Asia e America Latina si parla invece di on site sanitation: i rifiuti si accumulano all'interno di camere al di sotto delle toilette che devono essere periodicamente svuotate, avviando un complesso processo di smaltimento in un impianto dedicato.  

In realtà, la costruzione di latrine svuotabili è stata un'abitudine recente e MLFM si è impegnata molto nella loro diffusione in Ruanda. Prima, come nella defecazione all'aperto, i fanghi delle latrine finivano invisibilmente nel terreno, contaminandolo fino a raggiungere le falde acquifere e favorire la diffusione di malattie gastrointestinali spesso letali per i soggetti fragili e i bambini sotto ai 5 anni.  

Ora l'obiettivo di MLFM è garantire un’efficace decontaminazione dei fanghi fecali per migliorare le condizioni di vita, partendo dai luoghi di aggregazione come scuole, ospedali e uffici. È qui che entriamo in gioco noi: stiamo studiando la sostenibilità economica e ambientale di un impianto di trattamento nel Distretto di Gatsibo. Per assicurare un utilizzo duraturo dell'infrastruttura, teniamo in considerazione molti fattori, ad esempio una bassa tariffa dello smaltimento a carico degli utenti.  

Cosa serve per avviare il progetto? Nonostante la consapevolezza sul tema stia crescendo, il governo non può investire ancora abbastanza sulla gestione dei fanghi fecali, la priorità è su acquedotti e toilette: è necessario un contributo esterno. La buona notizia è che dopo l'investimento iniziale per la costruzione, l'impianto ha un ritorno economico che ne assicura una gestione sostenibile. Dopo il trattamento, la componente liquida dei fanghi si può riusare per l'irrigazione dei campi e i solidi essiccati possono essere venduti come fertilizzanti o addirittura come combustibile, con ottima accettazione da parte della popolazione.  

Sembra un progetto troppo ingegneristico e lontano dalle persone, vero? In realtà ora stiamo facendo interviste e raccogliendo dati per inquadrare le necessità dei futuri utenti e disegnare un impianto adeguato. È un'ottima opportunità per confrontarsi con le comunità locali e comprendere il senso di "sostenibilità". 

Ci impegniamo con MLFM per raggiungere nuovi traguardi nella gestione delle risorse idriche e dell'igiene a Gatsibo, ma anche per valorizzare risorse che solitamente tendiamo a non tenere in considerazione.  

 

Maria Luisa Pisanelli e Edoardo Brovero 

Servizio Civile MLFM Ruanda