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Global Handwashing Day
Ottobre 2025
Global Handwashing Day

Global Handwashing Day: hai mai pensato a quanto vale un lavamani?

In occasione del Global Handwashing Day, vogliamo raccontarti la storia di Yldephonse, 61 anni, residente nel villaggio di Rwikubo, nel nord del Ruanda, e beneficiario del progetto Amazi Meza.

Prima dell’intervento, le condizioni igienico-sanitarie della sua famiglia erano limitate: si lavavano le mani solo con acqua, spesso insufficiente per tutti, e ricorrevano a latrine improvvisate nei campi. La quotidianità era difficile e le malattie legate alla scarsa igiene erano un problema costante.

Grazie al progetto, Yldephonse è stato tra i primi 20 beneficiari del villaggio a partecipare a una formazione per imparare a costruire una latrina domestica e tra i beneficiari che hanno ricevuto un lavamani. La costruzione di queste strutture ha migliorato concretamente la vita della sua famiglia:

“La mia vita e quella della mia famiglia sono cambiate in meglio. Ora possiamo usare una latrina pulita e sicura, e abbiamo un punto fisso per lavarci le mani. Questo ha migliorato molto gli standard di igiene: ci ammaliamo di meno e viviamo in un ambiente più ordinato.

Oltre a utilizzare quotidianamente il lavamani, Yldephonse partecipa ai club d’igiene del villaggio, dove ha appreso l’importanza del sapone e delle corrette pratiche di lavaggio delle mani. Convinto dell’efficacia di queste abitudini, trasmette le conoscenze ai suoi figli e ai vicini, aiutando anche chi non è beneficiario diretto del progetto a costruire una propria latrina.

“Ho imparato che lavarsi le mani con il solo uso dell’acqua non basta. Prima non usavo mai il sapone, ma con la formazione ricevuta ho capito che il sapone è indispensabile. Ora non solo lo uso, ma cerco anche di trasmettere questa conoscenza ai miei figli e ad altri membri della comunità.

Yldephonse sottolinea come la salute della comunità dipenda dall’impegno di tutti: con la sua tenacia e l’adozione delle buone pratiche igieniche, spera che sempre più persone partecipino ai club di igiene, contribuendo a un ambiente più sano e sicuro per grandi e piccoli.

Grazie a interventi concreti come la costruzione di latrine e lavamani domestici e alla formazione sull’igiene, MLFM continua a portare salute, dignità e consapevolezza nelle comunità rurali del Ruanda.
 

Intervista a Yldephonse
Yldephonse utilizza il lavamani
Yldephonse davanti alla sua latrina domestica

Intervista a Yldephonse

1. Prima della costruzione della latrina e la ricezione della stazione di lavaggio delle mani, come facevate a lavarvi o ad andare in bagno vicino casa?
 Prima utilizzavamo dei contenitori d’acqua, come delle taniche, per lavarci le mani. Spesso l’acqua non bastava per tutta la famiglia. Usavamo i campi come latrina.

2. Come è cambiata la sua vita da quando ha costruito la latrina e ha ricevuto la stazione di lavaggio delle mani?
 La mia vita e quella della mia famiglia sono cambiate in meglio. Ora possiamo usare una latrina pulita e sicura, e abbiamo un punto fisso per lavarci le mani. Questo ha migliorato molto gli standard di igiene: ci ammaliamo di meno e viviamo in un ambiente più ordinato. Anche i bambini sono più puliti e curati.

3. Che difficoltà avete incontrato durante la costruzione della latrina?
 Il problema principale è stato con le piogge di agosto. I mattoni che producevamo non riuscivano ad asciugarsi bene perché non avevamo un telo per coprirli. Poi, quando ci è stato consegnato, la situazione si è risolta e siamo riusciti a portare avanti la costruzione.

4. Ha imparato qualcosa di nuovo sull’importanza del lavaggio delle mani?
 Sì, ho imparato che lavarsi le mani con il solo uso dell’acqua non basta. Prima non usavo mai il sapone, ma con la formazione ricevuta ho capito che il sapone è indispensabile. Ora non solo lo uso, ma cerco anche di trasmettere questa conoscenza ai miei figli e ad altri membri della comunità.

5. Ha condiviso ciò che ha imparato con la sua famiglia o con i vicini?
 Sì, ho parlato con la mia famiglia e con i vicini dell’importanza di mantenere elevati standard di igiene. Spiego a loro quanto sia fondamentale lavarsi le mani correttamente e tenere puliti gli spazi comuni. Così facendo, tutta la comunità può beneficiarne.

6. Ha aiutato qualcuno nella comunità a costruire una latrina?
 Sì, ho aiutato alcuni vicini che non erano beneficiari diretti del progetto a costruire la loro latrina. Penso che sia importante condividere quello che abbiamo imparato, perché la salute della comunità dipende da tutti.

7. Ha notato cambiamenti nella salute della sua famiglia da quando utilizzate le nuove strutture?
 Prima ci lavavamo le mani con l’acqua delle taniche, ma non era sufficiente e attorno c’erano sempre molte mosche. Ora la situazione è diversa: la casa è più pulita, i miei figli sono più ordinati e puliti e ci ammaliamo molto meno.

8. Secondo lei, perché è importante lavarsi le mani ogni giorno?
 Perché è il modo più semplice per prevenire le malattie. Lavarsi le mani riduce il rischio di contaminare il cibo, protegge i bambini e impedisce che si diffondano malattie.

9. Che consiglio darebbe a ragazzi e ragazze sulla cura dell’igiene personale?
 Direi loro di usare sempre la latrina e di lavarsi le mani dopo averla usata, perché così si evitano malattie e fastidiosi insetti come le mosche. Raccomanderei anche di lavarsi le mani prima dei pasti. In più vorrei che più ragazzi partecipassero ai club di igiene del villaggio, dove possono imparare ancora di più sull’argomento. È importante che anche i giovani diano il buon esempio.

Questa intervista è stata realizzata da Riccardo Ravì e Manuela Morresi, volontari in Servizio Civile Universale per MLFM in Ruanda.

“Amazi Meza (Acqua pulita) – Progetto per il rafforzamento dell’accesso all’acqua potabile e all’igiene per la popolazione rurale ruandese” è un progetto finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS AID012590/08/8)